Agoaspirato tiroideo

È una procedura necessaria per accertare la benignità di un nodulo.

Malgrado la minima invasività, l’agoaspirato del nodulo tiroideo è ben tollerato e solitamente non fastidioso. Si usa un ago sottile che si introduce nel punto ottimale del nodulo, sotto guida ecografica; il materiale aspirato risale per capillarità lungo l’ago (evitando così traumatismi fastidiosi). Il campione viene quindi strisciato su vetrini o immerso in una soluzione idonea e inviato al reparto di Anatomia Patologica per la lettura.

Non è richiesta una preparazione né il digiuno. È utile, anche se non indispensabile, la sospensione di farmaci antiaggreganti nei giorni precedenti, e comunque solo dopo averlo concordato con il proprio curante.

Dopo la procedura, il paziente può riprendere ogni sua attività e non è necessaria la presenza di un accompagnatore per il rientro a casa.

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